Atlas è un browser basato su Chromium e costruito attorno a ChatGPT. La navigazione e la conversazione avvengono nello stesso spazio, senza passaggi forzati tra finestre separate. La schermata iniziale propone una barra unica in cui inserire una domanda o un indirizzo web; la risposta di ChatGPT compare accanto ai risultati di ricerca, con schede dedicate per collegamenti, immagini, video e notizie quando servono. L’interfaccia resta quella di un browser moderno, con tab, segnalibri e completamento dell’URL, ma la chat è disponibile ovunque e capisce il contesto della pagina aperta.
Nel lavoro quotidiano questo significa poter chiedere chiarimenti, riscritture e riassunti direttamente sul sito che si sta consultando. Un testo in una casella può essere selezionato e migliorato senza uscire dal flusso; un documento lungo può essere sintetizzato con domande successive; una pagina di prodotto può essere analizzata confrontando schede e recensioni senza cambiare ambiente. La vista affiancata consente di tenere sotto controllo sia la pagina sia la conversazione, con passaggi continui tra ciò che si legge e ciò che si chiede.
La memoria del browser è un elemento chiave per dare continuità. È opzionale e conserva dettagli essenziali delle pagine visitate, in modo che ChatGPT possa recuperare ricerche recenti, riprendere attività lasciate in sospeso o trasformare la cronologia in promemoria utili. L’utente può entrare nelle impostazioni, vedere le memorie raccolte, archiviarle quando non servono più ed eliminare la cronologia per rimuovere gli appunti collegati. In ogni pagina è presente un selettore nella barra degli indirizzi che decide se la chat può vedere i contenuti del sito; quando la visibilità è spenta, il contenuto resta fuori dalla portata dell’assistente e non viene memorizzato. Le sessioni in incognito scollegano l’account da chat e navigazione, così l’attività non viene associata al profilo. Per l’uso dei dati a fini di addestramento dei modelli è disponibile un consenso esplicito: chi lo desidera può includere la navigazione nelle impostazioni dei controlli dati, con estensione agli allegati passati alla sidebar e alle memorie che contribuiscono alle risposte.
Accanto alla chat entra in gioco una modalità agente capace di agire nel browser. L’agente apre schede, compila moduli e clicca pulsanti all’interno della sessione dell’utente, mostrando i passaggi con un cursore visibile. Può, per esempio, trasformare una ricetta in un ordine su un servizio di spesa a domicilio, raccogliere informazioni da più pagine e comporle in un briefing, o attraversare documenti interni di un team per estrarre punti chiave e prepararne una sintesi. L’avvio può essere esplicito, tramite pulsante, oppure proposto dal sistema quando l’obiettivo richiede automazione. Per attività che non richiedono accesso ad aree riservate, l’agente può operare in modalità scollegata, riducendo l’esposizione dei dati riservati. Il progetto include limiti tecnici precisi: l’agente agisce solo nel perimetro del browser, non esegue codice nel computer, non scarica file, non installa estensioni e sospende le azioni su siti sensibili finché l’utente non conferma. L’insieme di queste scelte punta a mantenere un controllo chiaro su ciò che accade durante l’automazione.
Atlas incorpora controlli anche per le famiglie. Le impostazioni parentali già definite in ChatGPT si trasferiscono nelle conversazioni del browser, con opzioni aggiuntive per disattivare memorie e modalità agente. L’obiettivo è garantire coerenza tra l’esperienza dell’assistente e l’uso del browser, senza dover configurare strumenti diversi.
L’adozione iniziale segue una disponibilità ampia. Il download è attivo su macOS per utenti Free, Plus, Pro e Go. Le organizzazioni Business possono abilitarlo in beta, e i piani Enterprise ed Education lo ricevono se attivato dagli amministratori. La modalità agente è offerta in anteprima a Plus, Pro e Business. Sono in sviluppo le versioni per Windows, iOS e Android. La procedura di avvio permette di importare segnalibri, password salvate e cronologia dal browser attuale, così da lavorare subito con le proprie abitudini.
Il valore pratico emerge in tre aree. La prima è la ricerca personale: domande, pagine e risultati si tengono per mano in un’unica vista, quindi i passaggi successivi diventano più rapidi e mirati. La seconda riguarda la produttività: bozze, revisioni, comparazioni e piccoli interventi di editing si svolgono direttamente nei campi delle pagine web, riducendo i passaggi di copia e incolla. La terza è l’automazione: l’agente consente di eseguire serie di azioni ripetitive con un controllo visivo costante, utile per attività come acquisti ricorrenti, compilazione di form complessi e ricerche strutturate che toccano più schede.
Per chi studia o insegna, Atlas consente di verificare subito la comprensione di una lezione. Un utente può tenere aperte slide o appunti e chiedere alla chat domande di controllo sul contenuto in primo piano, senza produrre screenshot o spezzare il ritmo. Per chi lavora in team, l’assistente rilegge documenti condivisi, propone diff mirati, evidenzia differenze e crea sintesi da distribuire. Per chi acquista sul web, l’automazione compila carrelli coerenti con una richiesta, motivando le scelte e lasciando all’utente la conferma finale.
L’architettura dei consensi è pensata per garantire una gestione chiara dei dati. L’utente decide quando la chat vede una pagina, quando una visita confluisce nella memoria del browser, quando la navigazione viene considerata anche per l’addestramento dei modelli, e quando preferire una sessione scollegata. Questo approccio semplifica la valutazione tra utilità e riservatezza, con controlli accessibili in punti prevedibili dell’interfaccia.
Guardando ai prossimi passi, l’annuncio cita funzioni in arrivo come profili multipli, strumenti per sviluppatori più avanzati e una maggiore visibilità per le applicazioni create con l’Apps SDK all’interno di Atlas. I gestori di siti web possono contribuire alla qualità dell’automazione aggiungendo tag ARIA per facilitare l’interazione dell’agente con gli elementi dell’interfaccia. È prevista un’evoluzione continua con aggiornamenti frequenti e note di rilascio pubbliche.
Atlas integra assistenza conversazionale, navigazione tradizionale e automazione guidata in un unico ambiente. L’utente ottiene risposte contestuali mentre visita i siti, mantiene il controllo dei dati attraverso memorie e consensi puntuali e può delegare sequenze operative ripetitive a un agente che opera in modo trasparente dentro il browser. L’obiettivo è ridurre tempi morti e passaggi ridondanti, trasformando la finestra del web in un luogo di lavoro più diretto e continuo.

