Skip to content Skip to footer

L’AI generativa nel cuore di HarmonyOS Next: la risposta cinese a Windows e Android

HarmonyOS Next è la nuova versione del sistema operativo creato da Huawei, pensato per funzionare su diversi dispositivi senza dipendere da Android o dal sistema Linux. È costruito da zero su una struttura chiamata microkernel, che si occupa solo delle funzioni essenziali e lascia il resto dei compiti a componenti separati. Questo lo rende più leggero, sicuro e modulare. Secondo Huawei, il microkernel ha un codice molto più piccolo rispetto ai sistemi tradizionali, ed è meno esposto agli attacchi. È pensato per funzionare bene con i chip Huawei, ma riesce comunque a usare componenti progettati per Linux grazie a un sistema di compatibilità. In più, separa le funzioni più delicate in ambienti protetti, migliorando la sicurezza.

Linguaggi e ambiente di sviluppo

HarmonyOS Next porta con sé un insieme completo di strumenti e linguaggi. Oltre all’intelligenza artificiale integrata e al sistema grafico HarmonyOS Design, usa linguaggi come ArkTS (simile a TypeScript), Cangjie (creato da Huawei), C++, JavaScript e Rust. Ha strumenti propri per scrivere, compilare e far girare le applicazioni. Lo sviluppo delle interfacce grafiche è facilitato da ArkUI, un sistema che funziona su più dispositivi. Le app create per questo sistema sono fluide e non si appoggiano alle librerie di Android. Supporta ancora Java e C++ per facilitare il passaggio degli sviluppatori, e le app funzionano sul nuovo sistema nativo di HarmonyOS. Rispetto agli altri sistemi (Windows, macOS, Android), Huawei si distingue per aver creato un ambiente tutto suo, con linguaggi e strumenti ottimizzati per il proprio ecosistema.

Interfaccia utente e esperienza

L’aspetto grafico di HarmonyOS Next è moderno, con finestre mobili, un dock per le app, sfondi animati e transizioni fluide. Il design si ispira a stili visivi contemporanei con trasparenze e giochi di luce. Si possono usare gesti con più dita per passare da un’app all’altra o spostare contenuti tra finestre. Funzionalità simili si trovano su iPad o su alcuni tablet Windows. Il sistema si adatta anche ai tablet con modalità “desktop” e integra un assistente vocale basato sull’intelligenza artificiale. A confronto, ogni sistema ha un proprio stile grafico: Windows usa Fluent Design, Apple preferisce un aspetto più lucido e semplice, Android segue il Material Design. Harmony punta molto sulla connessione tra dispositivi e sull’interazione assistita.

Gestione delle applicazioni e sicurezza

Le app su HarmonyOS Next usano un nuovo formato (.app) e vengono gestite tramite uno store dedicato chiamato AppGallery Desktop. Lo sviluppo delle applicazioni avviene con strumenti pensati apposta, come DevEco Studio. Ogni app riceve un “pass” digitale che ne definisce i permessi, cioè cosa può fare o vedere all’interno del sistema. Questo meccanismo è simile a quello di Android o iOS, ma più centralizzato. La sicurezza è uno dei punti di forza: Huawei ha creato un’architettura chiamata StarShield, che protegge i dati sia via software che con componenti hardware. Anche se il dispositivo viene smontato, i dati restano criptati. Sono previste anche modalità privacy avanzate, come la disattivazione totale della fotocamera o del microfono. Le app devono essere firmate e verificate prima di essere pubblicate, e l’utente ha un controllo dettagliato sui permessi. Rispetto agli altri sistemi, HarmonyOS offre un approccio più contenuto e sicuro grazie alla struttura del microkernel.

Intelligenza artificiale generativa nativa

Una delle novità più rilevanti di HarmonyOS Next è l’integrazione nativa di funzionalità di intelligenza artificiale generativa. Huawei ha incorporato direttamente nel sistema il modello linguistico PanGu-Σ, una tecnologia multimodale in grado di generare testi, traduzioni, sintesi vocali, codice e contenuti creativi. Questo modello, sviluppato internamente, è eseguito in locale senza la necessità di connessione a servizi cloud esterni, permettendo prestazioni rapide e privacy garantita. Accanto a PanGu-Σ, HarmonyOS Next integra il framework MindSpore, l’ambiente di sviluppo AI di Huawei, che consente di eseguire e addestrare modelli direttamente sul dispositivo, sfruttando i chip Ascend e Kirin. Anche l’assistente virtuale Celia (noto come XiaoYi in Cina) beneficia di queste tecnologie, offrendo nuove funzioni basate su AI generativa come la creazione automatica di riassunti, mappe mentali e modifiche intelligenti di immagini e documenti. Tutto questo posiziona HarmonyOS Next tra i primi sistemi operativi con capacità avanzate di AI generativa integrate direttamente nel sistema.

Compatibilità hardware

HarmonyOS Next è stato pensato per funzionare sui chip Huawei, basati su architettura ARM. La nuova serie di computer MateBook avrà processori sviluppati in casa. Il sistema è già compatibile con oltre mille periferiche (monitor, tastiere, stampanti). Anche se non è pensato per i processori Intel o AMD usati su molti PC, può comunque far girare alcuni componenti grazie alla compatibilità con Linux. Huawei ha dichiarato che in futuro il sistema supporterà anche altri tipi di chip, come quelli basati su RISC-V. Al momento, Windows e Android funzionano su una vasta gamma di hardware, mentre Apple ha da poco completato la transizione ai propri chip ARM. HarmonyOS si concentra invece su un’integrazione profonda con i propri dispositivi, compresi quelli per l’Internet delle Cose (IoT).

Confronto con Windows, macOS, iOS e Android

  • Struttura interna: HarmonyOS Next usa un microkernel, mentre Windows e macOS usano sistemi misti più complessi. Android si basa su Linux, che è un sistema monolitico. Il microkernel è più sicuro ma ha bisogno di maggiore lavoro per garantire compatibilità.
  • Linguaggi usati: Huawei propone un proprio linguaggio e ambiente, accanto a linguaggi più diffusi. Gli altri sistemi si affidano a linguaggi come Swift, Kotlin, C#, e condividono una logica simile.
  • Aspetto grafico: HarmonyOS Next offre un’interfaccia moderna e fluida, pensata per adattarsi a più dispositivi. Anche gli altri sistemi hanno interfacce evolute, mentre Harmony punta sull’integrazione tra smartphone, tablet e PC.
  • Gestione delle app: Harmony usa un formato apposito e un sistema di permessi unificato. Non supporta le app Android, a differenza di altri sistemi che spesso offrono retrocompatibilità.
  • Dispositivi supportati: Windows e Android funzionano su moltissimi dispositivi diversi. iOS è legato all’hardware Apple. HarmonyOS, per ora, è riservato ai dispositivi Huawei e mira a costruire un ecosistema completo che comprenda anche auto, orologi, televisori e dispositivi smart.